ALLERGIE O INTOLLERANZE?
Le reazioni avverse ai cibi
Comunemente si definisce intolleranza alimentare la tendenza di un cibo a sviluppare una reazione anomala ed eccessiva producendo una serie di sintomi di disagio come gonfiore, sovrappeso, pesantezza ecc. Questa definizione è però impropria, per questo bisogna inquadrare queste reazioni nell’ambito più complessivo delle reazioni avverse al cibo.
L’American Academy of Allergy Asthma and Immunology ha suggerito una classificazione delle reazioni che avvengono dopo l’ingestione di un cibo oggi largamente accettata e condivisa. Queste reazioni possono essere divise in:
– intolleranze alimentari che non sono mediate dal sistema immunitario
– allergie alimentari che coinvolgono il sistema immunitario e sono IgE o IgG-mediate
LE INTOLLERANZE ALIMENTARI PROPRIAMENTE DETTE (non sono mediate dal sistema immunitario)
Le intolleranze vere e proprie sono causate dalla riduzione o dalla mancanza di un enzima per la digestione di un alimento, come ad esempio quelle al latte dovute alla mancanza dell’enzima lattasi. I principali sintomi riguardano prevalentemente l’intestino: dolori addominali, diarrea, vomito ecc La diagnosi può essere effettuata con indagini di laboratorio o anche con test genetici specifici ( es. test genetico per l’intolleranza al lattosio o al glutine).
LE ALLERGIE ALIMENTARI IgE MEDIATE
Nelle allergie alimentari si ha invece il coinvolgimento del sistema immunitario e nei casi in cui la reazione sia mediata dalle immunoglobuline IgE questa avviene in modo molto intenso e a volte anche violento con sintomi che possono coinvolgere sia la cute, i polmoni, le mucose nasali e oculari ecc. La frequenza di queste reazioni è di circa dell’1-2%.
LE ALLERGIE IgG MEDIATE O PSEUDO-ALLERGIE, IMPROPRIAMENTE DETTE INTOLLERANZE ALIMENTARI
Questa reazione allergica corrisponde a quella che viene impropriamente chiamata intolleranza alimentare. I sintomi si manifestano molto più lentamente rispetto a quella IgE mediata e possono evidenziarsi da 1 a 36 ore dopo l’assunzione del cibo. Nelle intolleranze alimentari è molto difficile collegare i disturbi all’alimento perché questi si manifestano quasi sempre tardivamente e con una sintomatologia generale più o meno sfumata. I sintomi possono essere molto diversi: disbiosi, gonfiore addominale, sonnolenza, sovrappeso, colite, stitichezza, gastrite, stanchezza, cefalea, catarro, infiammazioni ricorrenti, cistiti, candida, dermatiti, prurito, cellulite ecc. Se è vero che le intolleranze alimentari possono dare questi sintomi è anche vero che le cause di questi sintomi non sono solo le intolleranze, per questo si consiglia se i sintomi permangono una valutazione medica più approfondita.
Diversamente da quanto avviene per l’altro tipo di allergia alimentare qui non basta soltanto il contatto, la reazione è dose-dipendente cioè esiste una dose soglia che se non viene oltrepassata non si ha la esacerbazione dei sintomi, come se l’organismo riuscisse a tollerare solo una certa quantità di un alimento. Si stima che circa il 30-50% della popolazione soffra di questa problematica.
IL TEST: NUTRI EXPLORER
Il test che oggi, secondo la più recente letteratura scientifica, permette di dare una la risposta più attendibile e precisa alla ricerca di allergie alimentari IgG mediate è il dosaggio delle IgG cioè delle immunoglobuline che l’organismo produce contro antigeni alimentari. Il test viene effettuato su sangue venoso che può essere prelevato in modo tradizionale dal braccio oppure semplicemente dal polpastrello di un dito.
Questo test può essere richiesto nella versione base da 65 alimenti tra i quali alcuni funghi intestinali spesso causa di importanti problemi di intolleranze.